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Sono in ritardo: l’influenza e la superstizione sono solo un pretesto. Ad oggi le linee di febbre si stanno lentamente dileguando ed il CUS continua il suo cammino (massacrato il Velate 43-0!). Di chi voglio parlare? Di cosa voglio parlare? Il soggetto è la Liga Spagnola ed il personaggio si chiama Gaizka Toquero, di professione attaccante. Gioca nell’Athletic Club (e non Atletico Bilbao come siamo abituati per Pizzulliana memoria). Gaizka non rappresenta né quel giocatore che fa la differenza e neanche quel genio e sregolatezza che in fondo apprezziamo perché sotto sotto faremmo anche noi così. Fa affidamento sul cuore, sulla tenacia e sulla corsa. E’ uno di quei giocatori non di livello ma si trovano lì perché compensano con il carattere.

Il carattere, quello che manca spesso a questo mondo. Ci vuole la voglia ed un pizzico di follia perché correre facendo di pressing di 40 metri ogni volta non ha senso ma paga e quelle volte che Gaizka la mette dentro spesso è decisivo, come domenica scorsa. Una sua doppietta ha permesso all’Athletic di vincere al “Vicente Calderon” ed adesso gli uomini di Caparros si trovano al 5° posto. La Salernitana si ritrova quarta (aggiancata la SPAL e superata la Reggiana) dopo aver puntato su una squadra più debole nella tecnica e nella gestione degli incontri ma più umile e determinata sotto l’aspetto del cuore. Ad avercene di squadre e di uomini che lottano per i propri obiettivi, lo fanno non pensando al dispendio di energie e ai possibili errori. Abbiamo sempre bisogno di uomini come Gaizka Toquero.

Nì Messi nì Aguero: Gaizka Toquero!

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